Stili ed Educazione



 -Stili , Educazione e Potature -
 E finalmente cominciamo a fare di una pianta insignificante un Bonsai !
Come?
Ci sono molti modi di ottenere un Bonsai .
Prima di tutto quello di piantare dei semi ed aspettare , minimo 3 / 4 anni .
Oppure , raccogliere una pianta in natura , se non vi beccano le Guardie Forestali .
O meglio ancora , entrare nel vostro garden center di fiducia , salutare il vostro amico commesso ed entrare nel reparto Vivaistico .
          Partendo dal fatto che per prepararvi i lavori di...... " fra 3 / 4 anni "potete gia raccogliere semi e cominciare a coltivarli , è bellissimo veder germogliare e crescere una pianta e da soddisfazione . 
          Che nel secondo caso , oltre a rischiare una multa di migliaia di euro e un processo per direttissima per furto ai danni dello stato la pianta in natura sta bene lì dov'è anche perché non conoscendo il sistema di espianto non riuscireste a farla sopravvivere .
           Non vi resta che una Bella Pianta da Vivaio . 
           Credo che quello che sto per dirvi farà drizzare i capelli in testa ai Maestri Bonsaisti che stanno leggendo , ma rivolgendomi a loro dico : - Cari Maestri , voi volete avere allievi nei corsi , giusto? Bene , se in un principiante facciamo crescere l' interesse e la voglia di continuare con qualche piccolo ( Grande ) successo , potrà iscriversi ad uno dei vostri corsi , ma se resta deluso in partenza mi sa ................! e allora VIVA i CARCIOFI !!!
           Scusatemi , Dicevo :anche se farà loro drizzare i capelli in testa comperatevi uno di quei cipressi ginepri o pini  alti una cinquantina di centimetri che poveri loro a natale vengono spruzzati di neve finta con un fiocco rosso grande più di loro , e che i bonsaisti chiamano CARCIOFI . Hanno il pregio di avere già una certa miniaturizzazione , una buona vitalità , tanto verde da tagliare  e tranne nel periodo Natalizio costano relativamente poco .
           Dovendo scegliere una pianta da addestramento  sceglietene una con tanti rami  così da poter avere molta scelta su quelli da lasciare . Per ora non ci importa la conicità del tronco , dovete imparare , dopo un attento studio , a sceglierete lo stile giusto per quello che dovrà diventare una pianta ben fatta e in seguito un Bonsai .
            Detto questo passiamo a una piccola lezione su cosa e come sono i Bonsai , poi cominceremo a lavorare.
            Il Bonsai é una forma di Arte che arriva  a noi dall' Oriente . In origine avevano lo scopo di adornare i templi .Non se ne conosce un origine certa , ma la maggioranza delle ipotesi pensa che sia nata in Cina per poi diffondersi anche in Giappone . L'epoca esatta è incerta ma ci sarebbero testimonianze che rivelano l'esistenza di Bonsai prima dell' anno Mille .
            Come già anticipato Bonsai  significa pianta coltivata in vaso ma ci sono due correnti di pensiero , che lo concepiscono diversamente .Il Pen Jing (nient'altro che  Bonsai in Cinese ) è la corrente Cinese ,  non usa sistemi costrittivi di educazione come filo metallico , tornichetti  , frese , scalpelli  e comunemente viene detta " Taglia e lascia Crescere " . Mentre La corrente Giapponese un po' più elaborata a livello artistico , vuole il Bonsai più complesso e a tutti i costi rispecchiante l'essenza della natura , per cui usa gli strumenti che ho prima citato .
             Qualsiasi sia la vostra predisposizione a seguire l'una o l'altra corrente , per ottenere un bel Bonsai bisogna impararne i canoni estetici principali  che sono :
- La disposizione a raggi delle radici . Devono essere disposte regolarmente attorno al tronco ed interrarsi in maniera naturale .
- La dimensione del piede del tronco . Deve essere massiccio ed assomigliare alla parte finale di una tromba .
- La conicità del tronco . Deve essere progressivamente conica e regolare anche se in un tronco sinuoso .
- La disposizione dei rami . Devono essere disposti tendenzialmente in una spirale triangolare e rispecchiare l'uno la scala dell'altro  .
- La triangolarità della chioma e della pianta nel suo complesso . Da qualsiasi parte la si guardi , anche da sopra .
- La scelta del Vaso ed il posizionamento  . Che deve essere appropriato per dimensioni , profondità e colore .
           Non spaventatevi  di tutti i "deve" che ho usato, quando vi sarete fatti l'idea , queste indicazioni le seguirete senza pensarci . Anche perchè se le si dovesse seguire alla lettera tutti i bonsai sarebbero uguali e non sarebbero così affascinanti .
             Visti i canoni che regolano la creazione di un Bonsai non ci resta che fare una carrellata degli stili principali .Oltre a non essere uno scrittore non sono nemmeno un pittore spero che questi disegni , non bellissimi , vi diano almeno l'idea di come riconoscere uno stile . Ho tralasciato volutamente gli stili più estremi tipo : Tronco cavo , Tronco nudo , Radici contorte , Radici su roccia , a Zattera e via dicendo perchè richiedono delle lavorazioni così lunghe e complicate che un principiante non avrebbe la costanza di portarle a termine .
Gli stili



    - Eretto Formale :     Il classico albero solitario di alta montagna dal tronco perfettamente diritto , stile ideale per conifere o latifoglie a tronco alto e snello .




     - Eretto Informale :
     Il classico albero solitario di Campagna tronco leggermente sinuoso , stile idoneo per molte piante ma in particolare per le latifoglie a foglie piccole.




    - Inclinato :  
     L' albero che durante la sua esistenza ,per qualche evento naturale ha subito un'inclinazione ma con la forza e l'istinto di sopravvivenza si è adattato alla nuova condizione , stile che va bene per tutte le piante ma fa la sua bella figura sulle conifere.





     - Prostrato :  
     Stile che riproduce le piante sulle pendici delle montagne , sulle rive dei fiumi o ai margini di una radura , idoneo a praticamente tutte le piante.




     - Scosso dal Vento :
      Stile un po' particolare riproduce una pianta che vive in condizioni estreme probabilmente al limite vegetativo delle montagne o delle scogliere , indicato per Ginepri  , Mughi e quelle specie che vivono vicino al mare .



      - Cascata :  
      Stile un po' complicato da spiegare visto che in natura l'apicalità delle piante tende sempre a farle crescere verso l'alto , esteticamente uno tra i più suggestivi , adatte sono le piante con foglie o aghi molto piccoli .



     - Litterati : 
      Questo per me è lo stile più bello e suggestivo anche se confesso è il più difficile da ottenere a buoni livelli , rappresenta la pianta vecchia vissuta ma che non ne vuole sapere di morire ha una vegetazione ridotta alla sopravvivenza , un tronco lungo ed esile ma sinuoso come una modella , come il precedente questo stile è idoneo a piante con vegetazione minuscola meglio se si tratta di Ginepri , Larici , Cipressi .


    - Scopa Rovesciata :        Il classico albero di campagna dove i contadini cercano refrigerio durante le ore più calde dell'estate ,  come essenze è classico l'Acero palmato sia esso Tridente , Rosso o Variegato , ma adatto un po' a tutte .


     - Due Tronchi (tre tronchi , etc.) :        Può ricalcare alcuni degli stili che abbiamo visto in precedenza , la particolarità è data dal fatto che dalla parte bassa della pianta parte un secondo tronco parallelo al principale , idonee sono praticamente tutte le specie.



     - Boschetto :  
       Anche se molto appariscente , non è uno dei miei stili preferiti perchè di solito si usano piante che da sole non direbbero niente .Vanno bene tutte le piante che però devono essere della stessa essenza per dare omogeneità alla composizione .

Adesso che conosciamo i canoni estetici del Bonsai ,
ed abbiamo imparato a riconoscere gli stili maggiormente utilizzati ,
vediamo cosa esce dal nostro Carciofone .     
 Per ora limitatevi a leggere ed a costruire mentalmente il vostro bonsai , a seguito di questo capitolo lo riassumerò con un esercizio pratico che sarà corredato di una serie di disegni  che mostreranno in sequenza le varie fasi della lavorazione .  
       Prima cosa da fare , guardate bene la pianta . Giratela rigiratela poi giratela ancora fino a quando non vi sembrerà di aver capito in che stile vuole essere educata ,............non datele retta , come primo lavoro è meglio restare sul semplice , e siccome i carciofi , di fusto sono tendenzialmente diritti , cosa buona sarebbe cominciare con un Eretto Formale .

Cominciamo ? 
       Togliete la pianta dal vaso e cominciate a grattare tutta la terra che sta alla base del tronco fino a scoprire le prime radici , così da avere bene presente la totalità del tronco dalla base alla cima.
       Pulite il tronco da tutti i nuovi germogli , rametti , parti secche , sempre partendo dalla base e salendo su fino all'apice . Mano a mano che salite pulite anche i rami , per i primi 3-4 centimetri quelli in basso e 1-2  centimetri quelli sopra , cosi da ottenere una buona visibilità del tronco e della base dei rami .
       Ora , dividete in tre/terzi la pianta e partendo dal basso scegliete il ramo più grosso  posto intorno al primo /terzo , quello che in seguito potrebbe diventare il Primo Ramo .
        Togliete tutto quello che sta sotto non tagliando a zero ma lasciando moziconi di ramo di circa 2-3 cm. ( vedremo poi perchè ) .
      Fermi così !
      Adesso viene una parte molto delicata  alla quale bisogna dare molta , molta attenzione :
 la scelta dei rami .
      Questa delicata operazione è la Madre di tutte le operazioni se volete un buon bonsai .
 Deve essere fatta "sapendo di sicuro quello che stiamo facendo" .
 Per questo motivo è importante che leggiate bene quanto segue .
       Come abbiamo detto la triangolarità della pianta è basilare . Per ottenerla dobbiamo crearla scegliendo la posizione dei rami , che saranno  uno  "avanti (rivolto leggermente verso di voi)" a dx -- uno a sx -- uno "dietro" a dx -- uno "avanti" a sx -- uno a dx -- uno "dietro" a sx -- e cosi via , se invece partite con il primo ramo a sx basta procedere sostituendo dx con sx e sx con dx , semplice.
      Per questioni di prospettiva , i rami protesi in avavti devono essere massicci ed imponenti mentre quelli dietro saranno  leggermente più piccoli , inoltre nessun ramo dovrà trovarsi a coprirne uno inferiore .
       Anche l'intercalare dei rami deve essere progressivo ed omogeneo , vale a dire che la distanza fra i rami deve decrescere partendo da sotto in su .
       A questo punto vi troverete tra le mani una via di mezzo tra Alien e un vegetale torturato . Per farlo assomigliare appena un po' ad un bonsai cercate di immaginare una pianta molto vecchia , se ci pensate , avrà delle grandi parti scoperte , qualche ramo spezzato , una vegetazione ridotta ed in conseguenza al peso dell'età rivolta verso il basso . Adesso cominciate a guardare la pianta ed immaginate di invecchiarla .
       Questo processo richiede l' impiego di alcuni accessori meccanici quali filo di rame o di alluminio ramato cotto , il primo è più duro da lavorare ed è usato di diametri molto fini  per le estremità dei rami , il secondo molto più duttile viene usato per i rami e piccoli tronchi . Per quanto riguarda tronchi di un certo diametro vengono usati degli attrezzi costrittivi tipo morsi , tiranti e tornichetti cose di cui non mi dilungo a parlarne perchè chi li usa di certo non è un principiante .
         Ma in pratica come facciamo ad invecchiare una pianta ?
       La prima cosa da fare , la più laboriosa è abbassare i rami , legandoli a spirale con il filo di alluminio ( come da figura ) . La seconda e lavorate ogni singolo rametto del ramo , come se fosse una pianta a se stante , ovvero : primo rametto a dx secondo a sx e così via .

         Quando  legate il filo metallico pensate sempre che la pianta è un organismo vivente soggetto a crescere quindi legatelo leggermente abbondante , la pianta cresce più velocemente di quanto pensiate .  Non appena il ramo ha preso la forma desiderata togliete il filo , nel caso ci sia ancora bisogno di una nuova legatura fatela nuovamente leggermente abbondante .
        Una legatura lasciata troppo sul ramo lo righerà di sicuro e la cicatrice che verrà a formarsi non la toglierete più !!
          Se avete lavorato bene la pianta , con questa operazione avrà gia fatto il suo bel cambiamento , ma è il tronco la parte che deve essere curata di più , visto che se muore un ramo e non pensate sia una cosa che non capita , la chioma si può modificare , il tronco o lo prepariamo da giovane a quello che deve essere , o così ce lo dovremo tenere per sempre . Cambiamenti radicali sul tronco comportano parecchi inconvenienti e non è rara la perdita della pianta .
      Quindi se dobbiamo modificare l'inclinazione , le curve della pianta , vogliamo costruire un vecchio ramo spezzato ovvero uno "Jin" che letteralmente significa osso , o lavorare un tronco cavo o scortecciato ( cosa che vi sconsiglio di provare come primi lavori ) visualizzatelo prima di cominciare , sarà superfluo dirlo ma ogni cosa viene fatta su di una pianta che sia giusta o sbagliata le resta come una storia scritta su di un foglio e le correzioni anche se ben fatte si vedono . E perciò  una volta posati i ferri apportate solo quelle piccole modifiche di mantenimento che il tempo richiede e non altro.
     Vi ricordate di come si rinvasa una pianta ? siamo arrivati a quel punto . Procedete con la riduzione della zolla , il taglio delle radici e la loro disposizione a raggiera , il terriccio più appropriato alla  specie che avete lavorato e cosa molto importante come primo anno ( almeno ) lasciatela riposare in un vaso da coltivazione largo e basso , magari  anche di plastica , non sprecate ancora i soldi per un bellissimo vaso smaltato per una pianta ancora rachitica , quando la vegetazione si sarà rinfoltita il tronco stabilizzato avrete tolto i fili di costrizione e sopratutto la pianta dimostrerà buona salute allora comperate quel bel vasetto che è la vostra aspirazione e procedete al rinvaso da esposizione .
      E visto che il vaso da esposizione è l'ultima cosa di cui preoccuparci è giunta l'ora di parlarne 
      Di vasi ce ne sono di molte forme e di molti colori di molte dimensioni , in poche parole ci sono più vasi che Bonsai e sceglierli è solo una questione di buon gusto e di occhio critico per un corretto abbinamento : stile - specie - dimensione  della pianta e  forma - colore - dimensione della superficie e altezza del vaso......dico poco!?
      Di norma , vista l' enorme scelta di vasi e le controversie su forme colori e posizionamento che girano tra gli addetti ai lavori,
                   io mi sono fatto le mie idee .... e mi muovo così :
Forme
  • Vasi Rettangolari per piante piuttosto vecchie massicce e preferibilmente più larghe che alte .
  • Vasi Rotondi a ciotola  per piante basse con un tronco importante e quasi esclusivamente floreali .
  • Vasi Rotondi a piatto piante molto esili come i Literati
  • Vasi Ovali , i miei preferiti vanno bene un po' per tutto piante alte , basse , esili , tozze , dritte , inclinate .
  • Vasi Ovali a piatto,  vanno bene per piante esili e contorte come i ginepri, Literati e Boschetti .
  • Vasi Esagonali e Ottagonali solo di piccole dimensioni per piante alte massimo una spanna (chiamate Mame).
  • Vasi Esagonali , Ottagonali , Rotondi , Quadrati molto alti esclusivamente per piante stile cascata .
Colori
  • Vasi Blu piante floreali tipo rododendri , azalee , ciliegi ....oppure piante a foglia colorata come gli aceri rossi
  • Vasi Beige giovani conifere non molto sviluppate e con una chioma molto brillante .
  • Vasi Verde li uso volentieri per conifere  con chioma argentea  .
  • Vasi Rossicci ........solo se mi ispira la pianta .
  • Vasi Grezzi ( Gress ) piante preferibilmente austere meglio se conifere o ginepri . 

  • Mentre per quanto riguarda l'altezza del vaso una regola non scritta dice che l'altezza del vaso deve essere pari allo spessore della base del tronco..................più o meno !?!
  •  La grandezza del vaso deve essere circa due terzi della dimensione massima ovvero : più alta che larga , 2/3 dell'altezza ,più larga che alta 2/3 dalla larghezza ............sempre più o meno !
  • Il posizionamento della pianta nel vaso non deve mai essere centrale , tranne per il raro e quasi impossibile caso di una pianta perfettamente simmetrica , ma deve essere posizionata leggermente verso dietro la metà della profondità e proporzionalmente alla dimensione del primo ramo , spostata sulla metà opposta .
             

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